La metodologia elaborata dalla Dott.ssa Giordano del Ministero dello Sviluppo Economico è apprezzabile per il molto lavoro di preparazione e per aver sollevato il problema della "giusta" valutazione economica dei diritti di proprietà industriale e intellettuale.

Nonostante i migliori sforzi, certamente sulla giusta via,ci sembra che il modello sia ancora molto complesso per una applicazione "friendly" da parte delle imprese o dei loro consulenti. La griglia delle moltissime domande unisce in se questioni assai differenti e in alcuni casi relative a caretteristiche non sempre esistenti specie con riferimento alle PMI.

Ad esempio si chiede di specificare la leadership del mercato,eventuali ricerche di mercato ecc. che se già non sono applicazioni quotidiane per le imprese medie, ancor meno lo sono per le piccole.

Per converso, non rispondere / non essere in grado di rispondere ad alcune domande (ad esempio quelle sopra indicate)comporta un pregiudizio pesante in relazione al "voto" finale che ne risulterà grandemente ridimensionato.

Infine, si ha la sensazione che certe domande siano tese più a premiare le imprese a minor rischio che non a finanziare le invenzioni a più alta innovazione anche se di minori realtà industriali.